70 anni di Superman

Settant’anni fa usciva il primo numero di Action Comics che presentava la prima storia di Superman, capostipite di tutta la genie supereroistica che costituirà la mitologia popolare moderna. Per festeggiare il settantennio posto qui un mio recente articolo pubblicato su Alpha Quadrant, fanzine del club Deep Space One, e finalista al Premio Italia 2008.

Anche per differenziare le due edizioni, l’articolo è stato aggiornato.

I mille volti di Superman
di Salvatore Capalbi

Nascita di un’icona popolare

Nei primi anni ?30 Jerry Siegel e Joe Shuster pubblicarono “The Reign of the Superman”, storia in cui gettarono i presupposti per la nascita di una delle icone più popolari del ventesimo secolo. Primo eroe “globale” della storia, Superman ha invaso tutti i media; questo e le modifiche apportate al personaggio in settant’anni di storia hanno creato una moltitudine di versioni dell’eroe e dell’universo in cui si muove, che presentano differenze anche molto marcate tra loro. Partendo dal fumetto, considerato il canone del personaggio, cerchiamo di conoscere le varie versioni di Superman.

Superman a fumetti.

IL primo albo di Superman

Action Comics 1: Il primo albo di Superman

Nella prima storia Superman è un criminale con superpoteri, pubblicato su fanzine, fu trasformato in un supereroe ispirato a Ercole, Sansone e ad eroi pulp come Flash Gordon e Doc Savage (The Man of Bronze). Compì il grande passo quando nel 1938 debuttò per il grande pubblico sulle pagine di Action Comics 1. Superman era in sostanza un uomo con superpoteri che combatteva il male in una tuta da “uomo forzuto” circense. Nella prima storia per la National, futura DC Comics, i suoi poteri non erano poi così “super”: correva più veloce di un treno, saltava palazzi di 20 piani, resisteva a tutto quanto fosse meno potente di una cannonata, niente volo e il pianeta di origine era solo la casa di una civiltà molto più evoluta della nostra.

Con Superman 1 e le strisce sui quotidiani del ’39 arrivano le prime spiegazioni scientifiche sui poteri e Krypton viene nominato esplicitamente: il suo pianeta d’origine aveva una gravità maggiore di quella terrestre per cui può sostenere salti e sollevare pesi al di là dell’umana possibilità, per la stessa ragione il suo corpo ha una densità tanto elevata da resistere ai proiettili.

Negli anni ?40 Superman aveva sfondato, ma le scoperte scientifiche e tecnologiche che si susseguirono dal dopoguerra in poi lo resero obsoleto, occorreva potenziare le sue capacità sovrumane. All’improvviso si decise che Superman volava, poteva spostare i pianeti con un “piccolo” sforzo, faceva i bagni di Sole tuffandosi letteralmente nella stella; negli anni ?60 era diventato tanto inverosimile che i lettori scappavano verso i più accattivanti e umani eroi Marvel. Le particolarità di questo periodo sono: la gran varietà di tipi di Kryptonite, ognuno con uno specifico effetto su Kal El; la Fortezza della Solitudine: versione Kryptoniana della bat-caverna; Luthor era un genio criminale non particolarmente ricco, Superman e Batman erano amiconi, Clark Kent era stato Superboy prima di divenire Superman e arriva a Metropolis che i suoi genitori sono morti.

Una particolarità delle storie del DC-verse degli anni ?60 erano le Terre parallele su cui vivevano versioni alternative degli eroi. Le Terre Infinite erano la scusa per evitare problemi di coerenza narrativa, il risultato fu una gran confusione nei lettori (e i lettori confusi scappano). Dopo Crisi sulle Terre Infinite (1986), miniserie che riunì tutte le Terre in una, le origini di Superman furono aggiornate.

John Byrne nel 1986 ricreò il personaggio nella miniserie The Man of steel. Il Pianeta Krypton esplode non per il suo sole ma per l’aumento della pressione interna che lo muta dall’interno per poi farlo esplodere come un palloncino troppo gonfio; la Kryptonite che ne deriverà sarà tossica per qualsiasi essere vivente. Jor El è un illuminato che, compreso il destino del pianeta, ci manda suo figlio ancora in stato embrionale, unico modo per poter lasciare il pianeta. Trovato dai Kent, Clark acquisirà i suoi poteri crescendo e saprà del suo retaggio alieno solo da adulto. La fonte dei suoi poteri è un’aura biochimica creata dalla reazione delle sue cellule con la luce del nostro sole giallo, adesso Superman può essere ferito, anche il costume, cucito da Martha, non è più indistruttibile. I Kent non moriranno ma saranno l’ancora che legherà Kal El al suo pianeta adottivo; Lex Luthor diventa un ricco egocentrico; bramoso di potere, vuole il controllo di tutto e tutti, distruggendo chi non può possedere, Superman compreso! Luthor non ha più talenti scientifici ma fa sviluppare da scienziati della sua Lexcorp le tecnologie utili ai suoi scopi. Il rapporto con Lois e col resto dei colleghi del Planet non è più da imbranato cronico, tanto da riuscire a far breccia nel cuore della collega come Clark Kent. Per molti eroi è un modello da seguire, da altri, tra cui Batman, è semplicemente rispettato. Kara Zor-El è morta in Crisis; Matrice, nuova Supergirl, è una creatura creata da un Luthor buono di una dimensione parallela. Superboy tornerà con “Il regno dei Supermen”, saga successiva alla “Morte di Superman” in cui uno pseudo-clone di Kal El, Kon El/Conner Kent, sarà il nuovo ragazzo d’acciaio, con l’onere di avere due padri: Kal El e Lex Luthor.

Nel 2004 esce Birthright: miniserie che riavvia ancora il personaggio mescolando gli elementi di Byrne con quelli classici. Clark torna ad impersonare il giornalista schivo e timido, le identità arrivano a tre: il Clark di Smallville, il Clark di Metropolis e Kal El. Viene reintrodotta Kara Zor-El che arriva da Astro-City: una città kryptoniana sopravvissuta all’esplosione; Luthor è sì potente multimiliardario, ma anche lo scienziato matto originario che conosce Kent dai tempi di Smallville.

I cambiamenti e le nuove versioni però non si fermano ancora. Tra il 2006 e il 2007 l’intero cosmo DC viene ridefinito secondo le conseguenze di Infinite Crisis. Superman va verso un parziale ritorno alle origini, con poteri illimitati ma con una sorta di blocco mentale causato dall’Io-Clark Kent che gli impedisce di spingerli al massimo. Un altro passo verso il recupero del personaggio originale, correggendo le estremizzazioni di Byrne.

Superman in TV: cartoni animati e telefilm.

Nel 1951 Superman debutta in TV con Le avventure di Superman, serie con George Reeves nel ruolo del protagonista. Reeves, secondo attore a prestare il volto al supereroe, resterà prigioniero del ruolo fino alla sua morte (suicida per depressione dovuta al fatto di essere rimasto prigioniero del ruolo). Il Superman che vediamo qui è praticamente simile al fumetto, nel ?66 partono Le nuove avventure di Superman, prima serie animata televisiva e nel ?73 i Superamici, versione cartoon della JLA, supergruppo fondato, tra gli altri, da Superman.

In queste, come nelle serie animate successive, le storie saranno sempre rivolte a un pubblico di giovanissimi per cui abbiamo spiegazioni scientifiche ridotte all’osso e la morale finale. Esse presentano la versione “media” di Superman e del suo universo, ideale per fidelizzare il pubblico che passa poi al fumetto o ai telefilm.

Nel 1988 parte la serie di Superboy, in cui, a personaggi e luoghi totalmente nuovi, si uniscono elementi e personaggi pre-crisis, la serie avrà tanto successo da far pubblicare alla DC Comics una serie a fumetti che per conciliarsi con la continuity ufficiale finirà per risultare una fantasticheria del giovane Clark Kent. Superboy verrà interrotto alla quarta stagione con un cliffanger a metà perché la Warner stava per far debuttare Lois & Clark: le nuove avventure di Superman e non voleva due serie sullo stesso personaggio.

Lois & Clark: le nuove avventure di SupermanTanto Le avventure di Superboy erano lontane dalla continuity fumettistica, quanto Lois & Clark dipendeva da essa. Per la prima volta era Clark Kent e non Superman ad essere in primo piano, un giornalista sicuro di sé e non una macchietta comica. Lois era la giornalista destinata al “gioco dell’elastico” col protagonista, alternando momenti “supereroistici” a situazioni quasi da soap opera. La concentrazione delle sceneggiature sui due lasciò poco spazio per i comprimari, la coppia Jimmy Olsen/Perry White è il duo comico della serie. Lex Luthor saltò subito per controversie tra attore e produzione e tornerà nella seconda e nella terza stagione per pochi episodi. La carrellata di cattivi è però di primo piano, praticamente tutti gli antagonisti storici dell’Uomo d’acciaio appariranno nella serie ostacolando i propositi romantici di Lois e Clark. Il matrimonio, più volte rinviato nel corso della serie, avvenne solo all’inizio della quarta e purtroppo ultima stagione. La DC/Warner sfruttò l’evento mediatico sposando la coppia in contemporanea nel fumetto, nella serie TV e nella nuova serie animata Superman: the animated serie.

La nuova serie animata riprende nello stile quella fortunatissima di Batman. Superman, complice il mercato del merchandising legato alle serie animate, ha un set di attrezzi da far invidia all’Uomo Pipistrello. Tra i tanti ausili, torna l’astronave kryptoniana che lo ha portato sulla Terra, usata da adulto per i lunghi viaggi spaziali. Da questa serie furono sviluppati degli episodi con Batman e Superman che collaborano alla risoluzione di specifici casi, adattando la formula dei World Finest della Silver Age ai nuovi caratteri dei due eroi. Il loro successo spiana le porte dell’animazione ai supergruppi: JLA e Legione dei supereroi in primis, che arrivano in TV con un denominatore comune: la S rossa di Superman.

In Smallville, serie ancora in corso, il giovane Clark Kent cerca di conciliare la sua vita di ragazzo di campagna con le responsabilità portate dai poteri che scopre ad ogni episodio. In Smallville si cambiano del tutto le premesse del personaggio: kryptoniani sulla Terra per compiere riti di passaggio, la Lana Lang storica scissa in Lana Lang e Chloe Sullivan, Peter Ross resta per le prime stagioni, Lex Luthor è amico di Clark, Lois Lane è ospite della Fattoria dei Kent e ci si fermeranno anche eroi della futura Justice League, il resto del Daily Planet e qualche nemico storico. Superman non esiste, come non esiste Superboy, Clark userà i suoi poteri che si svilupperanno e cresceranno nelle prime stagioni, tornano le varietà di kryptoniti e La Fortezza della Solitudine del Film del ’78. Notevole l’evoluzione del rapporto con Luthor da amico a nemico in sei stagioni con la settima stagione che vedrà la nascita del Lex Luthor canonico, deve solo perdere la memoria. Particolare anche l’introduzione nella settima stagione di Kara Zor-El nell’incarnazione moderna, personaggio però che sembra destinato a volare una sola stagione (o poco più). A proposito di volo Clark non ne vuole proprio sapere si volare, sa farlo ma ritiene il potere una sorta di esclusiva kryptoniana che rifiuta giacchè rifiuta il suo retaggio, con grande disappunto della simulazione di Jor-El che abita la Fortezza.

Superman al cinema.

L’Uomo d’Acciaio arriva al cinema nel ?41 con la serie animata dei fratelli Fleischer, famosi per i cartoni animati di Betty Boop e Braccio di Ferro, e nel ?48 e nel ?50 con due serial cinematografici con Kirk Alin nel ruolo del protagonista; passa dal cinema anche George Reeves con Superman and The Mole Man, pilota della serie TV del ?51. Non ci sono differenze rilevanti rispetto al fumetto.

Il miglior Superman cinematograficoSuperman: il film del ’78 riprende la mitologia del fumetto con alcune differenze e omissioni. Superman ci viene inviato “in dono” da una civiltà morente: Kal El si salverà sul nostro pianeta e da semi-dio ci indicherà la via verso la Giustizia, sarà d’esempio per l’Umanità. Una volta dai Kent, il ribattezzato Clark, faticando a nascondere le sue doti straordinarie, diventa un nerd ansioso di rivelarsi per quello che è; scoprirà il suo retaggio alieno solo al Polo Nord, in una Fortezza della Solitudine creata apposta per il film. Lex Luthor, qui in versione estremamente ironica rispetto al fumetto, si nasconde nel sottosuolo di Metropolis ed è un genio occulto, non agisce alla luce del sole, è quasi un moderno Moriarty; i suoi scagnozzi sono delle caricature, utili ai momenti comici e poco altro. Nel finale, un Superman mai così potente, usa i suoi poteri al massimo per riportare indietro il tempo e cambiare il corso degli eventi.

Il primo filone cinematografico termina al quarto capitolo. Trame sempre più banali e azzardate mettono fine al Superman di Christopher Reeve.

Nel 2006, l’ultima apparizione cinematografica, il film non ha avuto il successo sperato, malgrado al botteghino abbia concluso con un saldo in attivo. Superman Returns si ricollega al secondo film riuscendo a portare comunque il personaggio nel XXI secolo. Vediamo un eroe in affanno nel farsi riaccettare dal “suo” mondo dopo un’assenza di cinque anni. Lois Lane ha imparato a farne a meno, a guardare avanti, a pensare a “suo” figlio. Il ritorno di Superman però rimette tutto in discussione costringendola a fare delle scelte. Lex Luthor ha saputo sfruttarne l’assenza per riprendere le attività criminali utilizzando le risorse incustodite della sua fortezza artica; al ritorno del suo nemico sfrutta le sue incertezze per sconfiggerlo. Non riuscirà nell’intento, ma farà in modo che la città di Metropolis torni a considerare l’Uomo d’Acciaio il proprio campione: un eroe maturo, adulto, decisamente lontano dal boyscout ingenuo degli inizi.

Up Up and Away

3 pensieri su “70 anni di Superman

  1. sheldonpax
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    Mah, quanto è uguae l’articolo? 🙂

    Seriamente articoli come il mio sono spuntati come funghi su varie riviste e fanzine, per quello9 che mi riguarda è un semplice lavoro di ricerca e passione sul personaggio unito a ben tre revisioni. Se recuperassi un Almanacco della Fantascienza (l’ultimo, uscito un annetto fa) ti stupiresti. 🙂

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