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(Social)Fotografia del nuovo millennio

Willow_red_eyesRicordo, quando ho cominciato ad armeggiare con la prima reflex, le foto di chi con una banale punta e clicca faceva foto bellissime, qualche sbavatura nell’esposizione, magari, ma inquadrature coi terzi, magari pure in bianco e nero, io invece sembravo un pivellino in groppa a un cavallo selvaggio, il mio obbiettivo di allora era di superare quelle foto anche in versatilità. Dopo anni, passato al digitale ma senza cambiare di molto la mia tecnica, ho raggiunto quell’obbiettivo, sbaglio poche foto, l’asticella da superare è decisamente più alta rispetto a quella di allora ma, guardando le foto delle macchinette di allora, e le mie mi rendo conto che in generale la tendenza è stata involutiva.

Se prima con la pellicola si ponderava ogni scatto, adesso si scatta quasi senza riflettere, ma se prima le macchinette le trovavi nel fustino del detersivo, adesso le vendono con i cellulari e sono, in alcuni casi molto vicini alle compatte DOC, a complicare le cose ci hanno pensato i social network che hanno veicolato mode stupide (gli autoscatti, ad esempio, esistevano anche prima, solo che ne facevamo meno perché in tre “selfie” su quattro si ha un’espressione beota) e errori che stanno diventando consuetudine.

Quando ho cominciato a postare le mie foto su Flickr (a proposito, ci siamo trasferiti qui), si andava a caccia di scatti altrui da preferire e da studiare passando in rassegna i dati EXIF, così ho saputo cosa migliorare e dove sbagliavo, dopo dieci anni, se sono migliorato lo devo anche a quelle foto. Con Facebook e Instagram invece si disimpara. Instagram ha sdoganato il selfie AKA Autoscatto compulsivo e l’abuso dei filtri che spesso rovinano ciò che miglioravano quando le “macchinette” incluse nei cellulari erano appena sufficienti e allora veniva comodo poter correggere una dominanza cromatica con un bianco e nero o esasperando una dominanza opposta. Oggi ho fatto un giro su Instagram e anche profili professionali che aprono ai selfie delle modelle sono stati invasi da foto color vomito post sbronza. Su Facebook mi sono imbattuto spesso in foto fatte male (su Flickr ci si scambiava spesso le opinioni su inquadrature più incisive o prospettive sballate) che avevano sotto il plauso di amici e parenti, in quel caso taccio imbarazzato io per loro (lo so, non è normale, ma ho quel genere di schiettezza che se una cosa non mi piace non riesco a nasconderlo). Se invce vi recapito la foto “corretta”, tranquilli, siete tra quelli che considero “punta e clicca digitali” e solitamente sistemo i limiti del dispositivo che ha generato la foto (contrasto migliorato, rumore del sensore, flash sparato).

Fuori dalla discussione, ma solo perché non faccio abitualmente video, quelli che si ostinano a filmare col cellulare in verticale: vi prego, piantatela, tra dieci anni vorrete non averli mai fatti!

Se avete qualcosa da aggiungere o da (ri)dire i commenti qua sotto sono a vostra disposizione.

CIRIPIRIPì!

Nuovo obiettivo

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Ho preso la mia reflex digitale nel 2007, o era fine 2006? Non ricordo, ma che siano passati sei o sette anni poco importa è sempre un lasso di tempo piuttosto lungo per portare a compimento un set essenziale di ottiche. Era il tallone di Achille del kit Nikon acquistato quel 18-135 in dotazione: un ottica troppo corta per un “multiuso” che arriva giusto giusto a coprire i ritratti e che soffre di una luminosità piuttosto ridotta alla focale massima oltre a una profondità di campo più lunga del necessario arrivando come apertura massima del diaframma a 5,6. Insomma un ottica media, senza infamia ma, purtroppo, neppure molte lodi. Infatti con la D90 Nikon passò ad un kit con un 18-200 stabilizzato, decisamente un passo avanti.

Per porre un primo rimedio e non svenarmi (o srenarmi?) finanziariamente decisi di puntare sul piccolo gioiellino di Nikkor il 50mm AF f1,8 dall’elevatissimo rapporto qualità/prezzo (ancora benedico chi me l’ha venduto!). Restavano scoperte le focali lunghe con un ingrandimento decente da rendere la Luna quanto una moneta da cinque centesimi, in fondo venivo da una presumer con focale massima pari a un 280mm, volevo almeno pareggiare il conto, finalmente ieri, dopo qualche anno di studio di alcune soluzioni, ho messo le mani su un 70-300 stabilizzato con un’apertura massima di diaframma sensibilmente maggiore a quella del 18-135 (che non è comparabile più di tanto anche se appartiene alla stessa fascia commerciale)

La stessa sera ho provato lo zoom al chiuso riuscendo a fotografare senza flash ottenendo risultati apprezzabili anche contempo inferiori al trentesimo di secondo, il problema era far stare fermi i soggetti 🙂 ottima la resa alla massima focale, l’unico handicap al coperto è la distanza minima di messa a fuoco che è di un paio di metri. Uscito all’aperto ho trovato una Luna che usciva da una spessa coltre di nubi, non era propriamente “piena” ma la differenza era minima, anzi il terminatore ben visibile su un lato sarebbe stato utile per il test. Inquadro, focheggio, parte lo stabilizzatore e l’astro diventa chiaro come mai l’avevo visto prima, mari lunari perfettamente dettagliati, quasi mi dimentico di scattare la foto (che potete osservare in questo stesso post e sul mio album Flickr)

Spero di trovare abbastanza tempo per usarlo e che trovi qualche volontario (o volontaria) per qualche ritratto, ho avuto l’occasione di un test al matrimonio di una mia cugina ma ho ancora tanta voglia di scattare foto… Almeno se devo prendere il flash lo faccio per migliorare i ritratti e non per avere un coso che userei pochissimo visto che ho imparato a farne a meno al chiuso.

Stando sotto un melo a ritoccar foto in compagnia di un leone

Un titolo wertmülleriano per un post che toccherà un paio di aspetti delle mie recenti transizioni all’interno del mondo Apple. La prima, quella che si sta risolvendo in modo positivo vede un uso del tablet per compiti in cui prima usavo il portatile (relegando quest’ultimo a ruoli meno mordi e fuggi); l’altra, che comincia a rivelare sorprese non sempre gradite, il passaggio a Mac OS X Lion

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Smile!

smileRiprendendo in mano la reflex tornano a galla i vecchi progetti che avevo messo in attesa per tempi migliori e più propizi. Fotografare in notturna d’inverno non è così invitante e dopo l’abbuffata “umana” della Deepcon i candidati al “ritratto dell’anno” latitano (fatta eccezione per le nipoti che si mettono in posa come vedono un obbiettivo).

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Cambiando il colore della pelle

Nessuna apologia di Micheal Jackson ma un tutorial Gimp su un effetto su cui molti hanno chiesto informazioni, visto il successo di Jessica Alba in versione Orioniana (fu profetica, visto che c’è davvero un orioniana nell’ultimo film di ST). Va detto che è un’estremizzazione di una procedura molto più utile che mira a dare un colore più “salutare” a foto con soggetti dall’incarnato smunto o magari fatte con sensori o impostazioni dell’esposizione che hanno ingrigito la carnagione del soggetto; una specie di fondotinta digitale, insomma.

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To Gimp Or Not To Gimp (Ritoccando Jessica)

Non amo ritoccare pesantemente una foto ma… se proprio dovesse servire? Un’elaborazione grafica di una foto, una luce sbagliata ma il soggetto è al meglio delle sue possibilità (o il contrario). Beh questo è il punto Photoshop costa troppo (anche in termini di risorse per il mio macchettino dal disco striminzito, ormai) e non mi serve tutta quella potenza di fuoco (il filtro fluidificante però non mi dispiacerebbe averlo), così mi sono sempre rivolto al gratuito e ormai abbastanza potente The Gimp disponibile per Linux, Windows, Mac e qualche altro Unix sparso.

Ma queste cose ve le avevo dette già, veniamo alle cose nuove…

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Weekend romano

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Il Cupolone svetta sui tetti di Roma

Approfittando di un meeting di flickriani (parolaccia che indica appartenenti alla community di Flickr) tenutasi a Roma venerdì 4, ne ho approfittato per recuperare in parte il weekend saltato a maggio. Da venerdì a domenica ho girato per la Capitale sfidando l’afa e driblando turisti di tutto il mondo.

Non ho visto tutto quanto avrei voluto, causa caldo e tempo scarso, ma ho portato a casa comunque una novantina scarsa di foto (alcune delle quali valide ma non pubblicabili per questioni di diritti), in più ho rivisto amici che altrimenti avrei incontrato solo a Fiuggi il prossimo marzo, qualcun altro ha tirato il bidone (una Dinetta a caso 🙂 ). Tutto sommato un bilancio positivo, ma spero che, passata la Eurocon, possa tirarci dietro un altro paio di giorni per vedere meglio la zona archeologica di cui ho fatto solo, di corsa, il Colosseo (storia lunga anche per questo blog).

Come sintetizzare due giornate dense e boccheggianti?

Afa. E’ luglio, quindi è normale che faccia caldo, anzi per fortuna niente pioggia, altrimenti sarebbe stato anche peggio; tolto venerdì, gli altri due giorni il meteo è stato clemente. Quando la calura diventava insopportabile, comunque, bastava rintanarsi in qualche negozio munito di aria condizionata per un po’. (grazie a questa tattica sto già finendo American Gods di Neil Gaiman), ho comunque visto il 75% del tour turistico previsto.

Monumenti e musei. La prossima volta devo andarci più mirato o rischio di nuovo l’allegra scarpinata lungo le mura del Vaticano per entrare ai Musei Vaticani (e per fortuna non c’era fila per entrare), che dire: Roma è Roma, un museo a cielo aperto. Luglio ha un discreto pregio: la città tende a svuotarsi, meno traffico, meno caos, meno calca attorno ai monumenti. Come ho detto prima però bisogna pianificare bene cosa vedere o si finisce per fare le mosche impazzite da un sito all’altro (e le schede di memoria non basteranno mai).

Amici. Basta la parola. Grazie a tutti per avermi sopportato. 🙂

Il Flickr Meeting. Mangiato tanto, fotografato stranamente poco, conosciuta gente interessante anche se non ho parlato con tutti. La prossima volta se ci sarà direi di adottare il metodo Anonima Fotografi Flickriani. 🙂 Anche se io ero distratto il gruppo trabocca comunque di foto della serata (e ancora c’è gente che s’iscrive nonostante sia passato)

Hotel. Un discreto 3 stelle che dà l’essenziale per un soggiorno di pochi giorni, non ha ristorante e la colazione è nella media (ma io scendevo abbastanza tardi); per soggiorni di una notte ha anche singole economiche senza doccia e aria condizionata, ma a luglio non le consiglierei affatto! Posizione centrale, vicino alla metropolitana, direi che è promosso anche per la probabile replica primaverile (anche se i prezzi saliranno inevitabilmente).

Che resta da dire? Che ho avuto una fortuna sfacciata a evitare un maxi sciopero dei trasporti. l’autobus preso al ritorno si è rivelato più comodo del previsto (ma per fortuna che avevo da leggere e musica a sufficienza nell’iPod),

Eventi prossimi

Download Day 2008Il primo spaventosamente prossimo (domani) è il rilascio di Firefox 3, finalmente! la Mozilla Foundation ha organizzato il download Day per creare il record mondiale di download in 24 ore per cui aggiornati i vostri browser o se ancora non l’aveste provato, fatelo che è un gran bel browser e la versione 3 è di sicuro la migliore. Cliccate sull’immagina a lato per andare direttamente alla pagina del Download Day e SCARICATE!

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Black and White

DSC_0729.JPG, originally uploaded by Sheldon Pax.

Approfittando di un evento Flickr ho preso la macchina fotografica e ho fatto un po’ di foto nel circondario. La natura dei soggetti e le condizioni meteorologiche da luce bianca lattiginosa mi hanno fatto propendere per del sano bianco e nero di cui potete vedere un esempio in questo post.

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