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Imprecisioni Stellari

Anni fa questo articolo venne pubblicato su Alpha Quadrant, oggi che l’Expanded Universe di Star Wars è solo un ricordo, ho deciso di ripubblicarlo sul blog.

Tanto tempo fa, in una galassia lontana lontana…

Imprecisioni Stellari

di Salvatore Capalbi

Guerre Stellari, la saga cinematografica che ha forgiato il cinema di fantascienza moderno, è terminata. Lucas ha promesso ai suoi fans una serie televisiva che, al momento in cui scrivo, non fa parlare affatto di se, così non resta che rivedersi per l’ennesima volta i film, magari la Trilogia Classica “theatrical version” col suo slang tecno-fantasy che fa sorridere (se non inorridire) i puristi della fantascienza. A ben guardare Star Wars non è solo fantascienza ma una commistione di generi, quindi non stupisce che il tecnobubble sia “imbastardito” da terminologie inesatte o che sembrano fuori contesto.

I dodici parsec scarsi impiegati dal Millennium Falcon di Han Solo per percorrere la Rotta di Kessel (Kessel Run) sembrano indicare una velocità, ma chiunque abbia anche solo un’infarinatura di astronomia sa che il Parsec è una misura astronometrica lineare.

Possibile che Lucas non si sia documentato abbastanza da aver confuso un’unita di misura lineare per un’unità di misura della velocità? Oppure Solo, semplificando un po’ le cose, intendeva dire di aver superato quella regione di spazio, comprendente un campo di asteroidi e corpi subplanetari (il sistema di Kessel) e l’ammasso di buchi neri del Maw, percorrendo una rotta inferiore ai dodici Parsec.

Cosa s’intende per parsec?

Il parsec è una misura astronometrica che significa “Parallasse di un secondo d’arco”… Via quegli sguardi interrogativi e attenti un attimo.

 La parallasse (dal greco parallaxis, cioè alterazione) è, in parole povere, quell’effetto per cui lo sfondo sopra il quale si vede un oggetto varia al variare della posizione dell’osservatore, viene espressa come ampiezza di un angolo (banalmente: osservate il vostro indice chiudendo un occhio per volta, lo vedrete ogni volta su uno sfondo diverso). Viene usata per determinare la distanza di oggetti tramite triangolazione (usando un teodolite, ad esempio), in astronomia viene usata per corpi celesti non troppo distanti usando come punti di osservazione la posizione di un punto sulla superficie terrestre (un osservatorio astronomico) nell’intervallo di dodici ore (lo stesso osservatorio all’altro estremo del diametro del parallelo di appartenenza), o la posizione della Terra nel suo moto di rivoluzione attorno al Sole a sei mesi di distanza (diametro medio dell’orbita pari a 2 Unità Astronomiche). L’ultimo caso è detto parallasse annua, quando questa è pari a un secondo d’arco, la distanza tra la stella e il nostro Sole è di 1 parsec (abbreviato in pc) corrispondente a 3,26 anni luce. A parte il Sole, non ci sono stelle con parallasse maggiore di un secondo, dalla Terra non abbiamo quindi stelle più vicine di 1 pc.

Il Sistema di Kessel

Il sistema di Kessel viene sviluppato e descritto per bene da Kevin J. Anderson nella Trilogia dell’Accademia Jedi in cui Han Solo e Chewbacca, imprigionati nelle miniere di spezia di Kessel, conosceranno il primo allievo di Luke Skywalker: Kyp Durron. Kessel quindi appartiene più all’Expanded Universe che alle trilogie ufficiali in cui viene nominato solo poche volte. E’ composto da corpi celesti sub planetari con l’atmosfera molto sottile a causa della gravità troppo bassa, gli abitanti usano quindi delle maschere per respirare normalmente. Il sistema è stato sfruttato dall’Impero per le colonie penali nelle miniere di spezie: sostanze psicotrope come il glitterstrim che dona poteri telepatici a chi lo assume.

Facile pensare chi siano gli avventori di un simile posto. Imperiali a parte, tutta la malavita della Galassia ha a che fare direttamente o meno con Kessel e i suoi asteroidi, per questo è fondamentale entrare e uscire dal sistema in modo rapido e ragionevolmente sicuro. A complicare le cose c’è la vicinanza dell’ammasso del Maw: un insieme di buchi neri che, tra l’altro, nasconde un centro ricerche e una fabbrica imperiale segreti, chiunque fosse tanto pazzo da tuffarsi là dentro per nascondersi agli Imperiali passava direttamente dalla padella alla proverbiale brace, ecco tutti gli ingredienti che hanno reso leggendaria la Kessel Run.

Calcoliamo una rotta interstellare

Analizziamo il metodo usato per determinare le rotte interstellari nella galassia di Guerre Stellari. Molto banalmente esistono delle mappe galattiche con contrassegnati dei corridoi che uniscono dei sistemi chiave, teniamo presente che le galassie girano su se stesse con velocità diverse del centro rispetto alla parte esterna del disco galattico, questa differenza di rotazione dipende dalla maggior concentrazione dei corpi celesti al centro rispetto che all’esterno, questo comporta lo spostamento relativo di un sistema stellare rispetto ad altri. Le rotte non sono immutabili e valgono nel breve e medio periodo, vanno quindi ricalcolate di volta in volta  servendosi di computer di navigazione o droidi nel caso di caccia. Le rotte non devono passare troppo vicino ai grossi pozzi gravitazionali generati dai corpi celesti perché le navi potrebbero essere distrutte dalla forte attrazione gravitazionale amplificata dall’iperspazio, per cui non sempre è possibile fare tutto il viaggio con un’unica linea retta. La rotta sarà composta da più segmenti che girano attorno alle zone d’influenza gravitazionale. Diminuendo il numero questi segmenti, si accorciano i parsec percorsi ma inevitabilmente la rotta diviene meno sicura.

Nel caso specifico del sistema di Kessel l’ammasso di buchi neri del Maw è proprio sulle rotte dei contrabbandieri. Mentre tutti ci girano prudentemente attorno, preferendo rotte più sicure, Han e Chewbacca per sfuggire agli imperiali vi si avvicinarono moltissimo rischiando l’integrità strutturale del Millennium Falcon e stabilendo il record di percorrenza inferiore ai 12 pc.

Nonostante ciò gli imperiali riuscirono a chiuderli in trappola e Han abbandonò nello spazio il carico pagato in anticipo da Jabba, in tempo per non essere arrestato, mettendo in moto tutta la serie di avvenimenti futuri che ben conosciamo.

Elenco fonti:
http://it.wikipedia.org/wiki/Parallasse
http://en.wikipedia.org/wiki/Parsec
http://it.wikipedia.org/wiki/Parsec
http://it.wikipedia.org/wiki/Unit%C3%A0_astronomica
http://www.starwars.com/databank/location/kessel/?id=eu (broker link) http://www.starwars.com/databank/kessel
Kevin J. Anderson, Guerre Stellari. Sulle orme dei cavalieri Jedi; Sperling & Kupfer


Immagini:
Rappresentazione grafica del parsec:
http://en.wikipedia.org/wiki/Image:Stellarparallax_parsec1.svg

Ondata GdR

I giochi di ruolo mi sono sempre piaciuti e purtroppo ho praticato pochissimo la versione più “da grandi” con manuali e schede colme di statistiche e, of course, la manciata di dadi necessaria alla risoluzione delle “controversie”;  per il resto da guardie e ladri all’asilo al più recente Knight of the Old Republic sul Mac.

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Star Wars: Lethal Alliance

Lethal AllianceHo preso la PSP quando fu diffusa la notizia dell’uscita di questo gioco. Sono sempre stato un fan della serie di Dark Force per PC e l’idea di un gioco che ne riprendesse la filosofia (con una virata verso Tomb Raider) mi attraeva non poco. Le premesse dal comunicato stampa sembravano esserci, trovata un’offerta allettante su eBay, complice la dicitura “Manuale in Italiano Gioco in Inglese” dei negozi on-line italiani, me lo sono fatto arrivare dal Regno Unito risparmiando un bel po’. Sorpresa… Continua a leggere

Ricaduta videoludica

Sono un tipo a cui piace la tecnologia, amo circondarmi di gadget tecnologici, ma non arrivo al punto di prenderne di nuovi ogni mese, devono avere una loro utilità, devo sentirne un bisogno reale, spesso ho avuto voglia del gadget del momento, ma se era una cosa destinata a rimanere inutilizzata entro pochi mesi, mi guardavo bene dal comprarla. Per questo non ho mai avuto consolle di videogiochi tipo Nintendo o Playstation, mi bastava il PC e le altre piattaforme che già possedevo (ho un paio di titoli per Symbian serie 6 e una cofana di giochi per PalmOS commerciali e free).

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Star Wars Episodio 3: La vedetta dei Sith

Ieri mi è arrivata l’ennesima versione della trilogia classica di Guerre Stellari in DVD, stavolta, in edizione limitatissima, lo zio George Lucas ci fa vedere la versione 1.0 così come andò al cinema (‘nsomma, il formato è 4:3 letterboxed anche se in formato 2,35:1 tanto cinematografico non è), con audio dolby Surround 2.0, la potremmo definire classic edition se non avessero incluso come film principale la prima versione rimasterizzata della lunga serie di riedizioni (quella di cui ho parlato occupa il disco 2, insieme ai contenuti extra). ma di questa parlerò un’altra volta, perchè ancora non ho avuto il piacere di rivederla (iil film lo conosco a memoria, come tanti, ma se non lo vedo prima non ne parlo, per principio); avevo pensato di fare una mini maratona.guardando gli episodi 3 e 4 ma un contrattempo ha fatto si che riuscissi solo in metà dell’impresa.

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