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L’eclissi (e la notte) porta consiglio

Ieri sera ho avuto il mio solito problema con la Luna (comune a chi soffre di astigmatismo): non ne distinguo bene i contorni a occhio nudo né con gli occhiali perché è lontana, molto luminosa e molto piccola. Tutti questi problemi svanivano se la guardavo attraverso l’obiettivo (che ne riduce la luminosità, l’avvicina e la ingrandisce).

Stamattina ripensavo al fatto di non riuscire a usare il visore per le foto stereoscopiche del libro in foto (se vi piace la fotografia e/o siete appassionati dell’argomento Luna, compratelo. Davvero, anche se non capite il testo in inglese, vi consolate con le spettacolari foto fatte dalla NASA). Beh, smontando e analizzando il problema pezzo per pezzo (sempre sia lodato chi mi ha insegnato a fare problem solving seriamente) ho notato che i due problemi erano perfettamente speculari, ma avevano un punto in comune: l’accrocchio ottico che fa (o dovrebbe fare) il miracolo. Beh, per farla breve ho applicato ciò che funziona con la reflex al visore 3D e il Saturno V è balzato fuori dalla pagina del libro

Appunti per un’eclissi solare

Eclissi 20150320

Simulazione dell’eclissi vista da Salerno (Italia) ottenuta con Sky Safari

Il 20 di questo mese ci sarà un’eclissi parziale (da noi) di Sole. La Luna si frapporrà tra noi e la nostra stella, provocando una spettacolare falce nel cielo. la fase di totalità sarà visibile a latitudini alte in Europa.

Poiché in quei giorni si svolgerà a Fiuggi la Deepcon 16, io dovrei essere in viaggio nelle due ore di transito lunare, specificamente dovrei essere alla stazione ferroviaria di Salerno.

Ho deciso di tentare una fotocronaca via social dell’evento, o quantomeno di scattare foto durante le varie fasi dell’eclissi.

In questo post annoterò e racconterò i passi compiuti per adeguare la mia attrezzatura fotografica all’osservazione solare.

Innanzi tutto due parole sul nuovo corpo macchina Nikon D7100. Si è rivelato molto sensibile anche con pochissima luce permettendomi di fare foto con autofocus rapido in condizione di quasi oscurità (pista da ballo), il mirino di serie permette una messa a fuoco manuale rapida e precisa con indicazione di superamento o anticipazione del punto di fuoco selezionato. Questo unito alla mancanza del filtro low-pass davanti al sensore lo rende versatile nella fotografia astronomica.

Un mesetto fa stavo quasi per acquistare un 800mm catadiottrico, che sarebbe ottimo per gli oggetti del sistema solare ma obbliga al treppiedi, quindi non mi sarebbe stato utile in questo caso, userò il Nikkor 70-300mm che seppur non luminosissimo va più che bene visto che il Sole diretto anche se schermato e con la Luna a nasconderne una parte cospicua  vuole un diaframma chiuso, il filtro che permetterà al sensore CMOS e alla mia retina di uscirne indenni l’ho preso sul sito di Unitron Italia, distributore dei prodotti Baader Astrosolar. Nella fattispecie è un anello di plastica agganciabile davanti alla lente del teleobiettivo che supporta un foglio Astrosolar di nuova concezione, con argentatura fronte-retro, che risolve, tra le altre cose il problema del sole blu, restituendo una gradevole imagine in bianco e nero della nostra stella.

Foto a mano libera, reflex impostata totalmente in manuale, Bracketing di tre scatti a +/-1 EV f/11 tempo di circa 1/250, nel test fatto a sole pieno ho esagerato con gli ISO, impostati a 800, quando 400 bastano (la foto migliore è stata fatta a -1EV e potevo calare ancora).

IMG_1718Il test di assemblaggio del filtro e uso sul mio zoom è stato quasi epico. Baader ha previsto un sistema di ritenuta “potenziato” da fettucce fissate con biadesivo e velcro al corpo di un telescopio/teleobiettivo, purtroppo sul mio zoom le fettucce non sono installabilli, ma fortunatamente i tre cilindretti gommati stringono il filtro in modo fermo attorno al cilindro interno dello zoom, bisogna stare attenti prima di montarlo che non presenti graffi sulla superficie e non bisogna toccarlo a mani nude perchè il grasso delle mani può rovinare l’argentatura, per fortuna la pellicola è sostituibile evitando un nuovo esborso di 40€ per un nuovo filtro. Avrei preferito che la scatola di cartone in cui il filtro arriva smontato fosse stata più alta di un mezzo centimetro in modo da poter riporre facilmente il filtro coi perni già montati, ho adattato la scatola con un coltellino per ricavare abbastanza spazio per riporlo, in quanto a Salerno non avrò molto spazio, anzi suggerirei a Baeder di studiare una nuova montatura avvitabile per obiettivi fotografici, in modo da poterlo montare senza problemi anche stando in piedi (il filtro va maneggiato anche con entrambe le mani dal bordo in plastica).

IMG_1730Il risultato del test è incoraggiante e soprattutto mi ha fatto passare la “strizza da accecamento”, devo solo controllare se il filtro abbia graffi mettendolo controluce e controllando che proietti un’ombra senza puntini (veri e propri pinhole da camera obscura) che potrebbero fregarmi sensore e, più importante la retina (state attenti e non fateci guardare bambini, per i quali è meglio un metodo di osservazione tramite riflessione su foglio bianco).

Non ci resta che sperare in una bella giornata per fotografare lo spicchio di sole..

I colori della Luna

A volte non pensiamo alle implicazioni più ovvie e serve qualche matto che te le faccia notare.

22/12/2014 Su Facebook leggo un post di Protesi di Complotto, nota pagina anti complottista che ironizza su alcuni complottari (movimenti e singoli).

 

“Cercate Luna a colori e informatevi” disse il complottaro. Per farmi due risate l’ho fatto e ho scoperto che la Luna non è così pallida come la si vede a occhio nudo o in una foto non filtrata. Nel senso che per mia fortuna Google mi ha messo in testa ai risultati siti di astronomia seri che hanno dato la dritta su come filtrare una foto fatta con un discreto teleobiettivo o, meglio, un telescopio. Io la reflex buona ce l’ho, il discreto teleobiettivo pure e le foto della Luna a varie esposizioni abbondano nel mio archivio. così seguendo le indicazioni: sbiancate e saturate, ho ottenuto lo scatto che potete ammirare qui sotto.Luna a colori-0045La foto l’ho fatta a mano libera con un 70-300 stabilizzato, l’originale RAW 24MPixel a 14 bit di profondità colore non aveva dominanti gialle, per cui ho soltanto portato al massimo la saturazione dei colori. Ecco i rossi e il nero più scuro dei basalti dei Mari Lunari che esce fuori rispetto allo scatto originale
DSC_0046.jpg

Ne farò presto una con macchina stabilizzata su cavalletto per scongiurare anche la minima possibilità di micromosso