Archivi categoria: Libri

Little Brother

Non c’era miglior titolo per inaugurare il nuovo gingillo tecnologico di un libro che fa della libertà in rete e del diritto alla privacy la propria bandiera. Doctorow rende disponibili i suo iscritti sotto licenza Creative Commons (di cui parlo meglio sotto) per cui chi vuole può scaricarsi il libro dal suo sito e leggerlo sul proprio computer o sui dispositivi portatili che possiede, chi invece non vuole rinunciare alla carta può prenderlo in libreria: X, il titolo italiano di Little Brother, è  edito da Newton Compton. Adesso, però, buttiamoci nel libro.

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PRS 600: recensione a freddo

[singlepic id=220 w=320 h=240 float=left]Ultimo post dedicato all’oggetto PRS 600 dopo una decina di giorni di uso e diverse pagine lette (ho finito un ebook lasciato a metà e ne ho letto metà di un altro), una ricarica di batteria e l’autorizzazione per il DRM Adobe Digital Edition (che vorrebbe imitare il fairplay di Apple ma non ci riesce). Sostituita la custodia in neoprene, troppo larga, dalla quale il lettore ha fatto già un mezzo tuffo risoltosi senza danni, per fortuna.

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Ancora su eBook e relativi reader

sonyebookQuesto post deriva e continua da questo.

Molti reader economici, che potrebbero dare una spinta al mercato dei dispositivi escono associati ad una particolare libreria e con particolari limitazioni in fatto di formati supportati. La cosa m’infastidisce un po’ perché preferisco disporre di un dispositivo libero dai vincoli geografici del singolo distributore. Kindle e nook sono interessanti, per carità, e come detto prima faranno la loro parte nello sdoganamento del nuovo(?) media, ma il loro non può essere l’unico modello distributivo.

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Pioggia di ebook in arrivo?

amazon_kindle_2_2E notizia della scorsa settimana lo sbarco di Kindle in Europa, Italia inclusa. Ci vuole un po’ per riceverlo, costa un po’ di più e non è disponibile in versione DX (quello grande) ma i resto delle funzioni c’è, anche il download diretto dei libri sotto rete cellulare è possibile, però a me, personalmente, il Kindle non è mai piaciuto troppo.

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Apine operaie

Quelle che volano di fiore in fiore per raccoglierne il nettare utile al sostentamento della loro regina e del resto dell’alveare. Si vola di fiore in fiore metaforicamente anche quando si fa un percorso a tappe non predeterminate; quello che è successo a me quando mi hanno indicato un post su un blog che visito ogni tanto, un fiorellino fuori mano insomma che visito quando mi dicono che c’è del nettare interessante, anche se spesso ho trovato nettare al veleno visto le stroncature librarie senza appello (commenti a parte). Stavolta sembra che abbiano sforato su altri thread. Io non ho potuto seguire bene la cosa per mancanza di tempo ma ho letto il post e la prima pagina di commenti (che poi è l’ultima seguendo una successione delle pagine all’occidentale). L’autrice ha sganciato una perla che voglio discutere qua sopra:
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Tenetevelo!

438805Questo è quanto ho concluso dopo una giornata a bighellonare per librerie elettroniche. Una cosa che era nata per controllare la disponibilità di un titolo che in Italia difficilmente vedremo tradotto, riservandomi di acquistarlo se l’avessi trovato in un negozio diverso da eReader (che ha una gestione del DRM che stride con la mia carta prepagata).

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Di tutto un po’

Dall’ultimo post che potremmo definire “voluto” sono successe un po’ di cose, ma il tempo di parlarne qui non c’è quasi mai stato e quando trovavo qualche minuto libero era la testa che era altrove.

Sintetizziamo le cose principali rigorosamente in ordine sparso.

Il nuovo Star Trek di JJ Abrams. Niente che non mi aspettassi dopo aver visto il suo Missione Impossibile 3, cloverfield e le serie TV di Lost e la neonata Fringe.

Ormai l’effetto wow con me JJ se l’è giocato, certo confeziona prodotti divertenti che non annoiano (Fringe in questo fa eccezione, ma è il genere da Grande Cospirazione che a me non piace e trovo noioso e fine a se stesso) ma ormai so cosa aspettarmi e Star Trek è stato quello che mi aspettavo: un compitino svolto diligentemente ma senza l’impegno che avrebbe potuto metterci. Lo star Trek calibro della fantascienza visiva è bello che morto, adesso Star Trek insegue Star Wars anche nei dialoghi non eccelsi, fatta eccezione per le frasi ad effetto di cui il film abbonda. Bel videogiocone divertente e basta. Magari se trovo un drive Blue Ray esterno per il computer potrei anche prenderlo in alta definizione, gli effeti visivi lo meritano, La cosa che mi frena è il chiedermi quante visioni successive può reggere un simile film (la prima visione è stata mediamente memorabile, ma gli scricchiolii della trama erano già evidenti), Star Trek è cambiato, l’universo Roddenberriano è stato preservato col trucco dell’universo parallelo, ma quante storie CBS e Paramount ci ambienteranno ancora? Mi sta venendo quasi voglia di mettere nero su bianco la mia idea di fanfiction, vediamo se la sera riesco a ritagliarmi qualche ora da dedicare alla scrittura e… vi farò sapere 🙂

Sul versante della fantascienza scritta ci sarebbe da recensire Il ritorno delle furie: ultimo romanzo di Richard K. Morgan dedicato a Takeshi Kovacs, ma mi riesce difficile recensirlo per bene con questo blogging a singhiozzo, quindi vi dico qui cosa ne penso e amen.

Bello. Kovacs in tal senso è una garanzia, forse c’è un po’ troppa carne al fuoco e poteva starci benissimo un quarto romanzo, ma almeno i colpi di scena arrivano al momento giusto senza stonare e senza la sensazione da “deus ex machina”. Il tema delle “custodie”, personalità multiple e via dicendo è stato anche il motivo dominante dell’ultima creatura televisiva di Joss Whedon, anche se qui la cosa è fatta senza il consenso di chi presta il proprio corpo per ospitare nuove personalità sintetiche (esattamente il concetto di Morgan ribaltato di 180 gradi), Whedon sembra provare un particolare senso masochistico a inimicarsi la Fox che prima gli ha stravolto la serie nei primissimi episodi, poi l’ha condannato al death slot del venerdì sera. Le speranze che venga rinnovata per una seconda stagione sono molto basse, ma la speranza è l’ultima a morire.

Parlando di cancellazioni sembra che sia il destino dellal serie incentrata su Sarah Connor, figlio e bodyguard robotica. la seconda stagione non è stata esaltante ma sul finale aveva ripreso a volare alto, qualitativamente parlando. Peccato soprattutto per l’ennesimo ruolo da schizzata di Summer Glau che va in fumo. 🙂

Poteva mancare l’angolo dedicato alle mele? Sì! Non c’è molto da dire se non che mi serve un computer nuovo, per cui se ne riparlerà a partire da giugno con il nuovo firmware dell’iPhone (che, temo, vedremo a luglio) e via discorrendo.

iTunes Bookstore

Il titolo non v’inganni: non hanno ancora aperto niente di simile, formalmente, perché di fatto c’è già. Almeno se si guarda ai libri elettronici o agli audiolibri.

iPhone e iPod Touch con la loro interfaccia che si sfoglia sembra proprio essere fatta per i libri, la risoluzione è sufficiente per riprodurre caratteri dai bordi ben definiti che non affaticano la vista e le capacità multimediali hanno permesso una discreta lettura anche dei fumetti. Tutto questo ha creato la sezione più incasinata dell’AppStore. (i giochi sono stati suddivisi per genere ma se cerchi un fumetto devi scavare tra libri classici e contemporanei).

Si sono imposti alcuni modelli di distribuzione dei testi alcuni scomodi e costosi altri più pratici ma poco commerciali, analizziamone un po’.

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