PRS 600: recensione a freddo

[singlepic id=220 w=320 h=240 float=left]Ultimo post dedicato all’oggetto PRS 600 dopo una decina di giorni di uso e diverse pagine lette (ho finito un ebook lasciato a metà e ne ho letto metà di un altro), una ricarica di batteria e l’autorizzazione per il DRM Adobe Digital Edition (che vorrebbe imitare il fairplay di Apple ma non ci riesce). Sostituita la custodia in neoprene, troppo larga, dalla quale il lettore ha fatto già un mezzo tuffo risoltosi senza danni, per fortuna.

Partiamo dal punto più controverso: il display ePaper. Dopo qualche giorno di uso l’occhio si abitua e magicamente lo sfondo diventa quasi bianco e i caratteri standard passano da “microscopici” a “piccoli” (il corpo è quello dei quotidiani), praticamente s’impara inconsciamente a orientare meglio lo schermo in modo che prenda luce. Altro aspetto proprio della tecnologia ePaper è l’aggiornamento delle schermate non sempre perfetto, che produce effetti simili alla stampa su fogli sottili, solo che qui si vede la schermata precedente non ribaltata, non succede spesso ma solo quando si aprono alcune finestre che non fanno ridisegnare l’intera schermata, la cosa, se proprio dovesse dar fastidio (mi è capitato di avere le ultime tre righe sporche dell’ombra della finestra del dizionario), si risolve con un cambio pagina, il refresh è in tre fasi (e la cosa simpatica è che si vede tutto): prima viene sostituito il testo, poi viene invertita la pagina (testo bianco su sfondo nero), quindi viene riportata allo stato normale. Questo quando si tratta di testo, quando c’è anche grafica il flickering aumenta in modo meno accettabile. La primissima idea di un display buono solo per leggere resta quindi fondata (anche se le foto in bianco e nero non sono male, non si può usare questo lettore come cornice digitale, purtroppo).

Esperienza di lettura. Finalmente un dispositivo che ti permette di leggere senza grossi patemi a patto di avere luce a sufficienza. a tal proposito consiglio di attrezzarsi con l’apposita custodia con lampada incorporata o di una lampada con clip da libro che costano meno (ma la clip può dar noia); al touch bisogna farci il dito poi anche sfogliare le pagine diventa comodo, si possono usare i tasti nell’angolo sinistro, che garantiscono la massima reattività o la gesture sul touchscreen che personalmente ho invertito rispetto all’impostazione predefinita visto che per me è naturale sfogliare da destra a sinistra e non al contrario. La gestione della libreria è intuitivo, permettendo di dividere i testi in categorie multiple per poterli trovare più facilmente, la scelta di mandare a quel paese Kindle è stata vincente visto che posso giostrarmi tra un sacco di applicazioni e librerie on-line che mi permettono di recuperare libri e organizzarli nel lettore con poche noie derivanti dalla gestione di un DRM che agisce per metà in locale. Stranamente il programma di Adobe, contrariamente a quanto dicono le varie guide consultate, non rileva il mio dispositivo; tocca quindi fare un passaggio in più in caso di libri lucchettati e gestire tutto dal programma ufficiale di Sony, che sembra meglio di quello che credessi, oltre ad essere l’unico modo per gestire le note a mano libera. Peccato che non sia possibile stamparle, neanche quando il documento è senza DRM.

Il touchscreen non è quello dell’iPhone e le prime volte è dura farsi ubbidire, la tastiera è poco precisa usandola con le dita, con lo stilo ovviamente tutto funziona al meglio ma lo stilo graffia, per cui meno si usa e meglio è anche perché un graffio sul monitor significa un punto dello stesso in cui il font a grandezza standard rischia di essere indecifrabile.

Due parlo sugli accessori acquistati su Proporta.com: la custodia a libro sfrutta il sistema di aggancio pensato da Sony per la sua custodia analoga, purtroppo ha un difetto piuttosto grossolano: preme sui tasti frontali, per cui se si vuole smettere di leggere per pochi minuti (qualcuno o qualcosa richiede momentaneamente la nostra attenzione) e magari vogliamo tenere lo schermo protetto chiudendo la custodia tocca spegnere il lettore altrimenti ci ritroviamo qualche pagina indietro o addirittura in qualche schermata di configurazione (tutto successo al sottoscritto). Il tutto poteva essere risolto da un intaglio nella marete della tasca ricavata sulla copertina anteriore che alloggiasse i tasti senza premerli. Chissà se Proporta accetta suggerimenti, io ho una mezza idea di trovare qualche artigiano che faccia la modifica. La lastrina la trovo corta di un millimetro, ma non da troppa noia visto che cade sulla barra di stato, quello che non va è la scheda che dovrebbe aiutare a appiccicarla in modo uniforme. Date retta a me speditela ad un amico e usate una carta di credito o simile a mo’ di spatola (devo specificare di spegnere il lettore prima? 🙂 ), se non avete tessere cercate o tagliate un cartoncino doppio di quelli che stanno di supporto ai block notes in modo che sia largo quanto lo schermo. Alla prima occasione penso di sostituirlo.

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In sostanza anche se non a pieni voti è una promozione, i difetti si possono limare con gli aggiornamenti del software e là dove non dovesse arrivare Sony può arrivarci qualcun altro, Asus sta per entrare nella partita dei dispositivi ePaper e Apple potrebbe rivoluzionare tutto il settore dei contenuti (con ricadute sulle funzioni da integrare di serie nei lettori di qualunque tipo)

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