E venne l’iPad

Lo hanno desiderato manco fosse un nuovo Messia, sognavano di poterlo toccare manco fosse Megan Fox nuda direttamente dalla copertina di una rivista glamour… si sono ritrovati con una ragazza caruccia in felpa e jeans di quelle che affollano gli autobus delle linee universitarie.

Niente che non avessi previsto, Apple aveva scelto una strada che tagliava via l’ipotesi Tablet (concetto che ha “inventato” MS ai tempi di MS Reader), poi qualcun gli ha fatto capire che avrebbe potuto farci i soldi e ci ha ripensato, ma non poteva darsi la zappa sui piedi dando un concorrente ai MacBook o all’iPhone. e infatti hanno creato qualcosa che allo stato attuale delle cose è un Super iPod Touch: fa bene le cose che il piccolino fa in modo più scomodo.

La cosa paradossale è essere trascinato in discussioni sul prodotto che a me non interessa, anzi potrebbe interessarmi solo pensando a quello che sarà tra un anno. Un parco software migliorato, magari la iSight (sembra che non l’abbiano messa nella versione finale ma che fosse prevista dal firmware), firmware con funzioni pensate per il dispositivo, magari un procesore nuovo e non tirato al massimo delle sue possibilità come questo e un prezzo leggermente migliore. Mai stato un early adopter della Mela, anzi.

Veniamo alla killer application che l’iPad doveva avere: gli ebook.

Ci sarà finalmente il negozio che imho Apple avrebbe dovuto aprire contestualmente ad Appstore (dove i libri sono confusi ai software con una banale organizzazione sotto il tag “ebook”), MA… Sarà un’applicazione scaricabile gratuitamente al pari di Stanza, non sarà disponibile dappertutto ma sono dove Apple farà accordi (Italia svegliati), tutta da verificare l’integrazione in iTunes (almeno finché non avremo opportuni aggiornamenti questa sarà pari a ZERO) e, dulcis in fundo, dalla presentazione sembra che i libri possano solo leggersi ma niente annotazioni (non si vede neanche un banale bookmark). Apple deve ancora studiare e il mio Sony non rischia il pensionamento troppo presto, quindi.

In tutto questo però qualcosa di positivo c’è: Apple ha scelto ePub! Se non fa bastardate coi DRM potremmo essere davvero vicini all’adozione di un formato di riferimento che potrebbe far rompere gli indugi agli editori recalcitranti e avere finalmente l’esplosione del mercato, per cui spero davvero che faccia gli opportuni aggiustamenti e diventi un reale concorrente di Kindle e soci.

Così come, se le soluzioni dei concorrenti dovessero essere convincenti, spero in un po’ di sana concorrenza per iPad che deve maturare in fretta.

(So già come potrei usarlo io, ma sono piani da attuare molto attentamente un pezzo alla volta)

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