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Parliamo di podcast

Un argomento che non ho mai trattato in maniera specifica su questo blog è il fenomeno del podcasting, probabilmente perchè ne sono un semplice fruitore e non sono mai stato coinvolto attivamente alla realizzazione di qualche episodio, colmiamo questa lacuna.

Cos’è un podcast? Un podcast nasce come la naturale evoluzione del “programma” delle radio libere la cui trasmissione non viene fatta in diretta ma attraverso file registrati e inseriti su siti web che li indicizzano e li tengono in ordine, siti che tramite il protocollo RSS permettono agli utenti di “abbonarsi” in modo da ricevere gli aggiornamenti della pagina in modo automatico, in modo da conoscere se è stata rilasciata una nuova puntata, detti file audio venivano poi caricati su un lettore mp3 per essere ascoltati in giro, un po’ come si faceva con le cassette e i Walkman, se aveste visto Tredici, beh avremmo in quelle sette cassette lasciate dalla protagonista un podcast ante litteram (oltre che macabro). Dal podcasting sono derivati gli Youtuber, ma questa è un’altra (spesso triste) storia.

Allora, abbiamo il nostro bel sito web con tutte le puntate messe lì in buon ordine che aspettano solo di essere scaricate e ascoltate (oggi si possono anche ascoltare in streaming, ma vedrete che dei podcast preferiti vorrete avere le puntate salve sul vostro disco, da ascoltare alla bisogna senza scaricarle ogni santa volta), come gestire il tutto da utenti “normali”? Se siete utenti Apple avete iTunes e magari la app Podcast per iOS che vi risolve alla grande il problema di gestione dei vari “canali” e archivi, tutti i grandi network radiofonici sono iscritti al portale della Mela, dalle applicazioni potrete conoscere la pubblicazione di nuovo contenuto, il suo eventuale download, ascolto e successiva archiviazione su disco. Come detto sopra però il podcast non serve solo a recuperare la trasmissione radiofonica, il bello arriva dai podcaster puri, non c’è argomento che non venga trattato, analizzato e sviscerato davanti ad un microfono, provare per credere. Se non avete dispositivi Apple potete chiedere a Google, PlayStore incluso, basta inserire “podcast manager” nella casella di ricerca e il gioco è fatto, anzi potete (e dovete) farlo anche se non vi piacessero le soluzioni di Apple.

Parlando di Apple, nello specifico, iTunes ha un sacco di podcast raggiungibili dalla sua interfaccia ma può sempre capitare che uno scelga di non iscriversi ai servizi di indicizzazione di Apple, beh per fare in mod che iTunes gestisca questi podcast bisogna iscriverli tramite la voce nel menu File “iscriviti al podcast” in cui inserire il link del feed RSS, esattamente come si fa con i programmi non-Apple. Al momento non posso garantire che la cosa funzioni con la app per iOS che però dovrebbe prendere i dati dalla sincronizzazione via iCloud.

Un’ultima cosa prima di darvi una piccola lista dei miei podcast preferiti (assolutamente non esaustiva, anticipo).

Molti mi fanno la classica domanda che fa un po’ cascar le braccia: “Sì ma poi quando li ascolto?”. Beh la durata di un singolo episodio varia da una mezz’ora a un’ora, massimo due; i programmi ricodano dove eventualmente si interrompe l’ascolto per cui si può ascoltare la trasmissione a pezzi, lo si faceva quando si usavano gli iPod con la rotellona, che erano sostanzialmente un dispositivo in più da portarsi in giro che non ti faceva nemmeno sentire il cellulare, oggi avete le cuffiette dello smartphone nelle orecchie per periodi di tempo compatibili alla durata di un episodio, lo avete collegato all’impianto stereo dell’auto, magari siete pendolari con ore a disposizione per leggere un capitolo di un libro, fare un po’ di conversazione e/o ascoltare qualcosa dallo smartphone, cosa ascoltare è affar vostro, ma non dite che non avete tempo. più che altro è pigrizia di imparare a gestire qualcosa di nuovo. MA credetemi se vi dico che la “gestione” di una manciata di podcast da seguire è meno difficoltosa dell’uso “standard” di Facebook.

La lista.

Dovete combattere col vostro aggeggio tecnologico? Volete vincere? Volete soltanto solo stare aggiornati su quello che succede in ambito social, sicurezza informatica (alla portata dei non esperti), bufale che girano indisturbate per i pascoli di internet? Il Disinformatico fa al caso vostro.

Appassionati di fantascienza? senza tirarla troppo per le lunghe: Fantascientificast

Il podcast da cui è derivato il precedente, dedicato alla scienza reale, non fiction: Scientificast

Giochi da tavolo o di società che dir si voglia. Molti si stupiscono che “da grandi” si giochi ancora a giochi il cui scopo non sia perdere soldi in modo idiota, solo per condividere una serata con gli amici, tra chiacchiere e tiri di dadi: Il dado incantato

Un network italiano di podcast culturali: Querty

Non linko quelli dei network radiofonici che sono solo una sorta di radio on-demand, quelli che fanno capo a grosse organizzazioni come le decine di feed che fanno capo alla NASA Quelli potete trovarveli più facilmente usando i motori interni delle app o google

Non si Poohò!

Capita, a volte, di avere un motivo che ronza per la testa tanto che per estirparlo bisogna ascoltarlo (credo che c’entri qualcosa la contestualizzazione della particolare strofa nel brano completo). Questo è quello che è capitato a me un paio di sere fa, cosa che mi ha fatto scoprire un CD non ancora importato nella libreria di iTunes.

Il CD era Tropico del Nord dei Pooh, uno di quelli del loro periodo d’oro, forse è il primo CD prodotto in Italia. Beh, lo inserisco nel Mac, iTunes parte e mi chiede di importare COMUNQUE il CD sconosciuto! Ancora incredulo, immetto manualmente Titolo e Artista nei campi dei tag e, più per curiosità che per altro, rilancio la ricerca su Gracenote, funziona ma mi restituisce “????????????? Tropico del Nord” come titolo.

Siamo nel 2013, iTunes come piattaforma appartiene quasi agli albori della Internet di massa e per avere titolo e lista tracce di uno dei CD “pioneristici” italiani dobbiamo dire grazie a un anonimo giapponese e non ai diretti interessati. Vabbuò!

Vi mando il video al pezzo incriminato

Qui invece vi mando alla pagina di Google Translate con la traduzione dal Giapponese (spero abbastanza fedele)

Colpa di Facebook?

Anche, ma non solo. E’ da un po’ che non scrivo tutto quanto vorrei e potrei qua sopra, molto viene assorbito da Facebook, appunto, qualcos’altro passa anche da Twitter, ma molte delle cose di cui vorrei parlare non trovo proprio il tempo per scriverle. Ho un post bello lungo sugli ebook che ormai ha deragliato e penso convenga spezzare in più post, un altro di argomento fotografico bloccato da problemi di formattazione del tema, che penso, andrà riscritto, forse. Il progetto collegato è in standby per maltempo.

Avrei qualcosa da dire sulla Mela ma siccome ho detto anche troppo in passato devo inquadrare l’argomento per bene o rischio il post-clone.

TV e fantascienza, anche qui si potrebbe dir qualcosa, ma tempo per fare un bel post ordinato ce n’è poco: ahimé, non ho più connessione a casa e non mi riesce di scrivere per bene i post offline a meno di non fondere l’iPhone a furia di zompare da Wikipedia a Google per verificare le cose che scrivo e recuperare immagini da inserire.

Beh, già che picchiettando con la tastiera di una cosa parlerei, una fesseria che magari potete anche saltare, se non vi va di leggerla. Le mie ultime applicazioni acquistate/scaricate per il melafono! Ovviamente quelle utili o giochi che hanno senso e buon gusto (niente applicazioni scorreggione sul mio iTunes!)

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