Archivio mensile:Luglio 2008

Privacy… o no?

In questo periodo sono capitato spesso in mezzo a discussioni in cui si invocava spesso a sproposito il proprio “diritto” alla privacy. A me non sembra che stiamo tutti a spiarci l’un l’altro pronti a mettere in piazza i particolari imbarazzanti del nostro vicino, di certo c’è una maggior facilità a condividere anche involontariamente dati sensibili atti a identificare univocamente una persona (mamma mia, sembro un avvocato) ma ciò non significa che si stia violando la privacy di una persona (i dati realmente privati sono solo un sottoinsieme dei dati sensibili).

Continua a leggere

Sono un po’ stufo…

Sono un po’ stufo dei criticoni dell’iPhone che pontificano con “ma a che serve?” e “ma a chi serve?” avendolo solo visto in figura o in mano a terzi. A qualcuno e a qualcosa serve e certe cose le fa meglio di altri telefoni, fatevene una ragione e amen. Non tutti sono idioti da spolparsi una fila di tre giorni per comprarselo, per qualcuno è solo un telefono, sì, il loro prossimo telefono. Dervono sentirsi degli idioti solo per questo? Quelle di sopra invece sono domande intelligenti fatte intelligentemente.

Ma non finisce qui, eh!

Continua a leggere

Weekend romano

DSC_2339

Il Cupolone svetta sui tetti di Roma

Approfittando di un meeting di flickriani (parolaccia che indica appartenenti alla community di Flickr) tenutasi a Roma venerdì 4, ne ho approfittato per recuperare in parte il weekend saltato a maggio. Da venerdì a domenica ho girato per la Capitale sfidando l’afa e driblando turisti di tutto il mondo.

Non ho visto tutto quanto avrei voluto, causa caldo e tempo scarso, ma ho portato a casa comunque una novantina scarsa di foto (alcune delle quali valide ma non pubblicabili per questioni di diritti), in più ho rivisto amici che altrimenti avrei incontrato solo a Fiuggi il prossimo marzo, qualcun altro ha tirato il bidone (una Dinetta a caso 🙂 ). Tutto sommato un bilancio positivo, ma spero che, passata la Eurocon, possa tirarci dietro un altro paio di giorni per vedere meglio la zona archeologica di cui ho fatto solo, di corsa, il Colosseo (storia lunga anche per questo blog).

Come sintetizzare due giornate dense e boccheggianti?

Afa. E’ luglio, quindi è normale che faccia caldo, anzi per fortuna niente pioggia, altrimenti sarebbe stato anche peggio; tolto venerdì, gli altri due giorni il meteo è stato clemente. Quando la calura diventava insopportabile, comunque, bastava rintanarsi in qualche negozio munito di aria condizionata per un po’. (grazie a questa tattica sto già finendo American Gods di Neil Gaiman), ho comunque visto il 75% del tour turistico previsto.

Monumenti e musei. La prossima volta devo andarci più mirato o rischio di nuovo l’allegra scarpinata lungo le mura del Vaticano per entrare ai Musei Vaticani (e per fortuna non c’era fila per entrare), che dire: Roma è Roma, un museo a cielo aperto. Luglio ha un discreto pregio: la città tende a svuotarsi, meno traffico, meno caos, meno calca attorno ai monumenti. Come ho detto prima però bisogna pianificare bene cosa vedere o si finisce per fare le mosche impazzite da un sito all’altro (e le schede di memoria non basteranno mai).

Amici. Basta la parola. Grazie a tutti per avermi sopportato. 🙂

Il Flickr Meeting. Mangiato tanto, fotografato stranamente poco, conosciuta gente interessante anche se non ho parlato con tutti. La prossima volta se ci sarà direi di adottare il metodo Anonima Fotografi Flickriani. 🙂 Anche se io ero distratto il gruppo trabocca comunque di foto della serata (e ancora c’è gente che s’iscrive nonostante sia passato)

Hotel. Un discreto 3 stelle che dà l’essenziale per un soggiorno di pochi giorni, non ha ristorante e la colazione è nella media (ma io scendevo abbastanza tardi); per soggiorni di una notte ha anche singole economiche senza doccia e aria condizionata, ma a luglio non le consiglierei affatto! Posizione centrale, vicino alla metropolitana, direi che è promosso anche per la probabile replica primaverile (anche se i prezzi saliranno inevitabilmente).

Che resta da dire? Che ho avuto una fortuna sfacciata a evitare un maxi sciopero dei trasporti. l’autobus preso al ritorno si è rivelato più comodo del previsto (ma per fortuna che avevo da leggere e musica a sufficienza nell’iPod),

Universo Distorto

Odissea Fantascienza - Universo DistortoPiccola recensione anche per il secondo volume di Odissea dedicato a Charles Stross.

E’ senza dubbio il libro più “facile” che abbia letto dell’autore scozzese, un romanzo breve ucronico con una spruzzata di space opera e citazioni (come al solito) a profusione: si pesca a piene mani da Star Trek, Discworld di Pratchet e la Metamorfosi di Kafka.

Brevemente: l’umanità poco dopo la crisi cubana si risveglia su una Terra piatta, una Terra che conserva la geografia dei continenti mail disco (delle fattezze di un 45 giri), l’allusione al Discworld di Pratchet non è casuale (un’altra presenza della mia wishlist letteraria). Le due superpotenze che si contendono l’egemonia mondiale (altro mondo, stessa storia con risultati non dissimili) fanno un’amara scoperta… non sono soli.

Il romanzo, è scorrevole, si legge in un soffio, i colpi di scena arrivano al momento giusto e lo Strossbabble è ai minimi storici. Personaggi che non risentono di vuoti nella caratterizzazione tipici dei romanzi brevi, vengono usati in modo creativo e originale (Immaginatevi Gagarin che compie una missione esplorativa quinquennale, non fra le stelle ma in mare), la soluzione del mistero si avrà solo nelle ultimissime pagine