Archivio mensile:Marzo 2004

Nel piccolo villaggio del West

Nel piccolo villaggio del West la vita scorre tranquilla, un giorno uguale all’altro, senza soluzione di continuità. La routine viene interrotta ogni tanto dall’impiumatura di qualche ruba galline, rapinatori e bounty killer ormai sono un ricordo di tempi lontani e la forca giace malridotta dietro l’ufficio dello sceriffo che passa il suo tempo più al saloon che nel suo ufficio. Il becchino inchioda le assi delle sue bare solo per i vecchi rimpiangendo i duelli a mezzogiorno di un tempo. Nel saloon, oltre allo sceriffo seduto al bancone, un vecchio baro attende giocatori sempre meno sprovveduti e sempre meno disposti a perdere.


A poche miglia dal piccolo villaggio del West hanno trovato il petrolio e molti si sono trasferiti lì vicino, ora dal villaggio passano carovane che dall’Est portano ingegneri e affaristi che vogliono portare il progresso della ferrovia, del telegrafo e anche qualche fabbrica di quelle che stanno aprendo a Est, ma la gente qui non si fida, qui si ragiona in termini di bestiame, pascoli e raccolti di granturco, i pony express lasciano sempre meno posta e, si dice, presto potrebbero non fare neppure più il cambio alla stazione del villaggio.


Lo sceriffo ha proclamato il nuovo sindaco della città (Il giudice aveva da fare in un villaggio vicino) è il dottore che troverà il tempo di amministrare il villaggio tra un raccolto, un raffreddore e una sutura di taglio a qualche sventurato che ha deciso di tagliarsi i capelli di pomeriggio. Mai affrontare il barbiere di pomeriggio, meglio sarebbe un duello con Billy the Kid, meglio considerar chiusa la sua bottega quando lo si vede entrare nel saloon.


E intanto i giorni passano nel piccolo villaggio del West

Pensieri a briglia sciolta

Rieccomi a scrivere qui dopo un po’ di giorni di assenza dovuti a un upload gigantesco che non riesco a portare a buon fine, ma basta parlare informatichese, oggi volevo parlar d’altro.


Oggi ho finalmente risolto i problemi della fotocamera digitale: l’ho sostituita con un esemplare identico (tranne che nel difetto) era una situazione che si trascinava da 4 mesi, fortunatamente anche se difettosa ci ho fatto circa cinquecento foto. Ora comincia la trappola degli accessori aggiuntivi e supplementari…


Altra cosa che mi è capitata oggi è stata una battutaccia di mia madre che, nel cacciare le uova di pasqua per allestire le vetrine, ha rintracciato le papabili da tenere per le due nuore e mi fa: Tu anche quest’anno fai Pasqua senza ragazza, proprio non me lo fai conservare l’uovo! Beh, l’ultimo due di picche (il più deludente di tutti) l’ho preso proprio un annetto fa. Penso che un uovo lo faccio mettere da parte lo stesso. Avrò bisogno di una dose extra di fondente extra.


Ultimo avvenimento il 6 al Super Enalotto di mercoledì sera 45 Milioni di Euro a Bari con una schedina semplice. Ora semplice non significa da un euro, ma semplicemente che non appartiene ad un sistema. Il vincitore può aver speso decine di euro in schedine preconvalidate dal terminale e una di queste era quella buona. Che culo! (questo è fuor di dubbio)


Peccato perché ora stava cominciando a salire la febbre del gioco e tutti gli istinti cabalistico-superstiziosi stavano per emergere nelle persone più insospettabili. La ricerca del numero giusto avrebbe generato le teorie più bizzarre mentre settimana dopo settimana il caso si sarebbe preso gioco di loro impedendo l’allineamento di combinazioni con più di cinque numeri giusti maledicendosi per il numero prima, il numero dopo o il numero invertito presenti sulla propria scheda. Sarebbe divertente se la marea di aspiranti milionari non dovessi contenerla io.

Guerre di religione o istinto di sopravvivenza.

Preciso subito che non parlerò di terrorismo islamico o cose simili. Parlerò, invece, di HTML e suoi interpreti Microsoft e non.


E’ noto ormai che MS tenda a personalizzare i linguaggi adattando gli standard ai suoi capricci e fregandosene se le regole del gioco sono diverse, certo gli strumenti che la Casa delle Finestre mette a disposizione sono semplici da usare e anche potenti se uno sa configurarli alla perfezione, ma per configurarli alla perfezione ci vogliono tempo e denaro da spendere in manuali e, soprattutto devi capire il linguaggio come un ingegnere dell’Enterprise di Star Trek. A quel punto perché pagare fior di Euro se ci sono software gratis che producono già di base un codice snello e leggibile, soprattutto ligio agli standard internazionali.


Una cosa non capisco ancora bene essendo nuovo dell’ambiente: il blog. Viene pubblicizzato come una nuova forma di comunicazione, erede della vecchia Home Page personale, col vantaggio di non dover conoscere l’HTML… Non bisogna conoscere l’HTML? Il precedente post, un’immagine sono riuscito a pubblicarlo in modo soddisfacente solo perché sono intervenuto sul codice direttamente! Mi spiego meglio.


Sono passato da un mesetto a Firefox, browser fratellino minore del più conosciuto Mozilla, ero stanco dei continui avvisi di vulnerabilità di IE e, soprattutto, volevo qualcosa di più snello, veloce e potente a livello di funzioni. Tranne un paio di siti che richiedono espressamente IE di Microsoft usavo Firefox per tutto il resto (le schede sono comodissime, tanto per dirne una). Aperto l’account su splinder ecco la prima amara sorpresa: l’editor funziona solo con Internet Explorer! Va bene usiamo Internet Explorer per scrivere il blog, pazienza, magari le cose miglioreranno in seguito.


Voglio pubblicare un’immagine e mi scervello per capire dove metterla, trovo lo spazio web, e linko l’immagine usando il comodo form dell’editor e… Internet Explorer, magia delle magie, visualizza una porcheria di pagina web! Ohibò, com’è ‘sta cosa che non mette a capo il testo in modo automatico (è una opzione di default dello standard HTML, vedete qui: www.html.it )? Per puro caso girava anche Firefox, così per curiosità carico il blog anche sul volpacchiotto e, magia delle magie, si vedeva benissimo. Provo a seguire la regola: “basta l’editor a disposizione”, metto così tenti “a capo” per far andare le ultime righe del post sotto la foto. Beh le cose s’invertono, IE lo mostra bene (ma si notano le righe vuote), Firefox mostra le righe vuote sotto la foto. Visualizzo il codice e aggiungo il parametro align=bottom a mano visto che dal form si poteva scegliere solo: ”right”, “center” e “left” (ovviamente l’opzione bottom si potrebbe omettere normalmente, dato che per lo standard è opzione predefinita), Beh, sistemato il parametro il blog è tornato visibile in modo corretto su entrambi i browser.


Siete ancora convinti che i famigerati editor WYSIWYG siano la panacea di tutti i mali? Certo probabilmente FrontPage mette tutti i parametri dei tag in modo corretto ma quando lo spazio comincia a farsi tiranno o conosci l’HTML per tagliare ciò che non serve o dovrai rinunciare a qualche decina di pagine web, quindi il consiglio che posso e voglio darvi è: tutti a studiare! 😉

E giunto il momento di rinnovarsi.

Devo cambiare PC, vorrei usare la tecnologia Bluetooth per far comunicare il cellulare ed il palmare (è frustrante dover tenere sempre i due aggeggi in modo che si vedano, quando uno potrebbe restare in mano e l’altro in tasca quando devo scaricare la posta). Che problema c’è? Beh, siamo arrivati ad un “gradino” tecnologico, una nuova tecnologia fa il suo debutto quando ancora non sarebbe pienamente matura, ma tutto ciò che c’era prima diventa totalmente obsoleto, in compenso il passo successivo vedrà dispositivi che nulla hanno a che fare con i loro predecessori. Parlando concretamente mi riferisco al bus serial ATA per i PC e il nuovo sistema di trasmissione EDGE per i cellulari.
Il primo: nuovo sistema di comunicazione dei dischi fissi a alte prestazioni, al momento non è così ad alte prestazioni da giustificare già la sua adozione, avendo ora come unico vantaggio la possibilità dello scollegamento a caldo dei dispositivi e i cavetti al posto delle piattine così da lasciar circolare meglio l’aria all’interno dei case, con buona pace delle temperature dei vari chip che ormai raggiungono dei valori da stufetta elettrica. Ma non temete alla fine dell’anno arriva SATA 2 e allora via i vecchi dischi comprati solo un anno prima e via coi nuovi con tempi di trasferimento e rotazione dei piatti degni di un motore di F1, ma se serve un PC che non si voglia buttarlo o toccarlo prima del 2007 tocca aspettare Natale o meglio Marzo 2005, con i prezzi dei nuovi HD già in ribasso; fino ad allora è meglio ottimizzare il sistema esistente che però arranca sempre più dopo aver servito fedelmente per 8 anni (no, non ho sbagliato, intendo proprio otto anni).


Sul sistema EDGE so pochino, ma quello che so mi spinge a tenermi stretto il mio vecchio cellulare GPRS, Dual Band, con display monocromatico e suonerie monofoniche, ancora per un paio di annetti (non ridete tanto fa esattamente quello per cui lo ricarico). Quando la tecnologia del Super GPRS sarà consolidata anche dalle mie parti potrò decidere di cambiarlo almeno avrò un reale vantaggio nella trasmissione dei dati e non pagherò centinaia di Euro per un macinino che mostra tutto a colori, capace di suonare come un’orchestra sinfonica, ma ha la velocità di un modem analogico di cinque anni fa.


Mi chiedo solo una cosa: quando scaricherò la posta tramite il telefonino comodamente infilato in tasca, col palmare saldamente in mano e il PC sul quale ho appena scaricato le foto (fatte con la macchina fotografica digitale, NON col telefonino), la televisione riverserà i programmi in un DVD recorder o l’imminente uscita del DVD Blue Ray, lo ha reso un acquisto a rischio?
A presto, vostro Tantalo.

Si comincia.

Quanto vedrete, per un po’ di tempo, non sarà la struttura definitiva di questo spazio. Chi è Sheldon Pax, il mio Alter Ego? Beh, lo scoprirete poco alla volta, man mano che aggiungerò tessere al mosaico che lo compone e descrive. Comincio col dirvi che ha vissuto prima cinque volte, poi ha scelto di condividere i suoi pensieri e la sua essenza con quella di miliardi di esseri a lui affini. Cinque vite a parte, in sostanza sono io con le mie passioni e interessi, con la mia logorrea da introversione cronica, con i miei interessi tecnico-informatici, con i miei scritti sempre incompleti, coi due di picche sempre nell’angolo e l’asso di cuori che non vuole saperne di uscire. Voglio condividere quanto più possibile (un cantuccino per pochi eletti resterà sempre) tutto quanto mi descrive; avere un nuovo tipo di feedback con un nuovo modo di comunicare (almeno per me). Che il nuovo viaggio cominci!